Fino a poco tempo fa erano invisibili. Ma ora le decine di migliaia di immigrati sikh in Italia – impiegati solitamente in lavori agricoli nelle campagne della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia e del Lazio – cominciano a manifestare la loro presenza nella nostra società. E anche nel web italiano.
Così, il più importante Gurdwara (Tempio, letteralmente “porta del Guru”) sul territorio italiano, quello di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, si è di recente dotato di un sito web. Che è il primo vero sito sikh in lingua italiana: http://www.sikhismo.com/. Il tempio sikh di Novellara è il secondo per dimensioni in Europa (a destra, il “trono” dove viene letto il libro sacro sikh, il Guru Granth Sahib) superato solo dallo “storico” Gurdwara centrale di Londra, e venne inaugurato nel 2000 da Romano Prodi, allora presidente della UE. Ora, il nuovo sito del tempio costituisce un primo tentativo per comunicare più stabilmente con la realtà italiana, spiegando al lettore italiano i fondamenti del sikhismo, le sue tradizioni e costumi, e dando conto degli eventi organizzati dai sikh nel nostro Paese.
Uno di questi eventi è la festa religiosa dei sikh a Mantova (il 3 maggio a partire dalle ore 11 del mattino), a cui è invitata la cittadinanza. La celebrazione mantovana è organizzata dall’Associazione Religiosa Gurdwara Singh Sabha di Rodigo (Mantova), e tutti i particolari si trovano sul sito del tempio di Novellara. (Accanto, alcuni sikh mantovani).
Ma non è tutto. Perché ora arrivano anche, su alcune riviste italiane, servizi di moda che hanno per protagonista un modello sikh. La sua storia è raccontata da “Stranieri in Italia” (http://www.stranieriinitalia.it/), portale dell’omonima casa editrice che offre servizi e prodotti editoriali agli stranieri in Italia, e che pubblica fra l’altro il Punjab Express, un mensile d’informazione in lingua punjabi rivolto ai circa centomila indiani d’ Italia.
Sonny Caberwal (foto a fianco), laureato in legge a Washington, era consulente aziendale a San Francisco quando venne “scoperto” da uno stilista americano che cercava un modello con il turbante, e decise di avventurarsi nel mondo del fashion cogliendo un successo che lo ha portato fino alle riviste patinate del nostro Paese. In proposito, il direttore del Punjab Express, Harbinder Singh, ha commentato: «E’ la prima volta che una cosa simile accade a livello internazionale, motiverà i giovani sikh a portare il turbante come i loro padri e nonni, e promuoverà l’identità di tutti i sikh». Le vie dell’integrazione sociale sembrano infinite…Tutto bene dunque? Niente affatto.
I problemi dell’integrazione sikh nel nostro Paese sono molti, e MilleOrienti se ne è occupato nel post https://milleorienti.wordpress.com/2009/03/05/i-sikh-in-italia-integrazione-problemi-soluzioni/. Sono temi su cui torneremo sicuramente, e su cui invitiamo i lettori ad esprimere la loro opinione.
Bellissimo articolo Marco sahab!
Quella dei Sikh è una presenza che meriterebbe davvero di essere meglio conosciuta ed apprezzata…hadippa!!
molto interessante. mi piacerebbe molto approfondire il sikhismo. c’e’ una comunita’ a Milano?
Ciao Franco, a Milano ci sono solo alcuni singoli, in particolare nel campo della ristorazione, ma purtroppo non esiste una comunità sikh in quanto tale.
Se vuoi approfondire la tua conoscenza del sikhismo – sia in India, sia in Italia – il libro più recente è quello di autori vari, curato da D. Denti, M. Ferrari e F. Perocco, I SIKH. STORIA E IMMIGRAZIONE, editore Franco Angeli 2005.
La parte sui sikh in Italia è scritta da vari sociologi che hanno indagato le maggiori comunità sikh del nostro Paese, cioè quelle in Lombardia, Emilia e Veneto.
La parte indiana invece spiega che cos’è il sikhismo da un punto di vista religioso e antropologico, e contiene anche alcuni saggi del sottoscritto.
teniamoci in contatto, ciao
Marco
Ciao Marco
da anni mi interesso di religiosita’ indiana ma non sono mai riuscito a trovare una traduzione del libro sacro dei Sikh in italiano, IL GURU GRANT SAHIB appunto ,tu ne sai qualcosa in merito? Ho scritto anche al Gurudwara di Novellara tempo fa’ senza ricevere neanche una risposta.
Ciao Eros, non esiste una traduzione integrale del Guru Granth Sahib in italiano. Esiste però una bella antologia di questo libro sacro curata dal prof Stefano Piano (autorevole indianista dell’università di Torino): si intitola “Canti religiosi dei Sikh” ed è pubblicata da Bompiani. E’ di qualche anno fa, ma la puoi ancora ordinare in libreria.
grazie Marco
provero’ a cercare questo libro sicuramente molto interessante .
sto facendo una ricerca sulla comunita’ sikh in italia e vorrei avere link utili per approfondirla.. grazie
ciao Mariangela, per quel che riguarda i sikh in Italia c’è un sito sul gurdwara (tempio) di Novellara, in provincia di Reggio Emilia: il sito lo trovi qui di fianco, nella categoria LINK INTERESSANTI (il sito è Tempio sikh di Novellara). C’è poi il kundalini yoga insegnato dagli italiani convertiti al sikhismo, e puoi trovare un esempio sempre qui a fianco nella categoria BLOG E SITI AMICI DI MILLEORIENTI (il sito è Kundalini). Il resto sono siti in inglese, e non parlano degli italiani. Poi c’è naturalmente un LIBRO sui sikh in Italia: ne parlo proprio qui, cinque commenti più sopra, nella mia risposta a Franco.
Fammi sapere se hai bisogno d’altro, ciao
Marco/MilleOrienti
ho sbagliato.. dovevo specificare che sono interessata alla comunita’ sikh immigrata in italia.. e non agli italini convertiti..sto scrivendo una tesi ma ho poco materiale sui sikh soprattutto quelli stanziati in puglia..sarei molto grata se voi mi potreste aiutare..grazie cmq della tua risp al mio commento..
ho l oppurtunita’ di scaricare quel libro da lei citato online?
cara Mariangela, intanto diamoci del tu, please…
poi: no, il libro I SIKH. STORIA E IMMIGRAZIONE, editore Franco Angeli 2005 (curato da D. Denti, M. Ferrari e F. Perocco) non è scaricabile da internet, però puoi facilmente ordinarlo in libreria perché Fraco Angeli è un editore PER L’UNIVERSITA’ e i suoi libri restano in catalogo a lungo. Inoltre riguarda proprio il tema della tua tesi: l’immigrazione sikh in Italia! Come dicevo sopra, il libro è diviso in due parti: la prima parte sui sikh in Italia è scritta da vari sociologi che hanno indagato le maggiori comunità sikh del nostro Paese, cioè quelle in Lombardia, Emilia e Veneto. La seconda parte del libro invece spiega che cos’è il sikhismo da un punto di vista religioso e antropologico, e contiene anche alcuni saggi del sottoscritto.
Sugli italiani convertiti c’è solo una mia piccola appendice. Direi dunque che ti può interessare eccome. Sul sikhismo in generale (NON sugli immigrati in Italia) puoi leggere anche «I sikh» di Michel Delahoutre, edizioni Interlogos/Libreria Editrice Vaticana. Oppure i «Canti religiosi del sikh» curati dal mio maestro Stefano Piano (univ. di Torino) e pubblicati da Bompiani. Fatti viva se ti serve altro, ciao!
Marco
ti ringrazio:)
Gent.mo Marco,
mi rivolgo a te per delle informazioni sulla musica del Rajastan, nella speranza che tu possa aiutarmi.
Io sono un musicista italiano, e sono molto interessato alla musica per flauto (Alghoza) del Rajastan.
Ti volevo chiedere se in Italia ci sono musicisti del Rajastan, in particolare, suonatori di Alghoza (Algoja o Satara) e se eventualmente mi puoi mettere in contatto con qualche flautista.
Mi piacerebbe molto conoscere un musicista, anche per imparare a suonare questo straordinario flauto tradizionale del Rajastan.
Spero di non averti disturbato con inutili e banali richieste, ma per me è molto importante e non so a chi rivolgermi.
In attesa di gentile risposta, ti saluto cordialmente,
Giuseppe Dal Bianco
Ciao Giuseppe
in questo blog ho scritto più volte di musica indiana in Italia ma purtroppo non conosco musicisti rajasthani residenti nel nostro Paese. Questo però non significa che non ci siano. Conosco dei musicologi che si occupano di musica indiana in Italia (guarda il post https://milleorienti.wordpress.com/2009/03/21/due-libri-sullindia-diversi-dai-soliti/) e ti suggerisco di contattare gli autori del libro che cito nel post.
Ci sono anche scuole italiane di danza indiana dove sicuramente conoscono musicisti (in questo caso guarda il post https://milleorienti.wordpress.com/2009/09/13/ritmo-danze-bollywood-style-a-milano/) con cui tu potresti entrare in contatto. Spero di esserti stato utile,
ciao
Marco/MilleOrienti
Grazie, proverò anche questa via che mi hai indicato, ma presumo sarà complicato in ogni caso…
Lo strumento del Rajastan di cui ti parlavo, l’alghoza, è molto particolare e circoscritto nel territorio del nord dell’India e del Pakistan, e non è uno strumento noto e assai diffuso come può essere il sitar, il bansuri o le tabla…
Grazie comunque, e complimenti per il sito!
Giuseppe
caro marco,
mi potresti cosigliare un buon libro sugli indiani, sulla loro storia e vita sociale, mi serve per la mia tesi e per conoscere al meglio questo mondo.. oltre al libro “i sikh storia e immigrazione” ne conosci altri sugli immigrati indiani? ti ringrazio anticipatamente.
marco ti chiedo un piccolo favore potresti consigliarmi dei testi che trattano la cultura hindi? o anche dei siti attraverso cui potermi informare.. ti ringrazio
ciao Mariangela
sono tornato ora dallo srilanka. Per rispondere alla tua prima domanda (del 4/11): no, non conosco nessun altro testo in italiano relativo aggli immigrati indiani in italia. Se ti interessa invece il discorso sull’immigrazione indiana nel mondo, ovviamente nel libro che ti ho citato potrai trovare un’ampia bibliografia in lingua inglese sugli indiani in Usa, Canada, Gran Bretagna, etc.
Quanto alla seconda domanda (del 9/11): quando chiedi info su testi relativi alla “cultura hindi” cosa intendi esattamente? testi relativi alla LINGUA E LETTERATURA HINDI o testi relativi alla RELIGIONE HINDU? Meglio chiarirsi…
ciao, Marco
grazie marco per avermi risposto..sto scrivendo una tesi sociologica sulla comunita indiana immigrata a lecce e ho scoperto che solo una piccolissima parte di loro sono sikh, mentre la maggior parte hindu. vengono dal rajasthan..purtroppo nella biblioteca della mia universita’ non ci sono testi relativi a questa zona dell india e sulla cultura hindi..dovrei effettuare delle interviste e prima di farle volevo prepararmi bene sull argomento e quindi cerco buoni testi(dovrei andare sul sicuro visto che dovrò ordinarli e acquistarli in libreria) riguardanti la storia, la politica, l economia, la cultura di questa regione dell india per avere un quadro chiaro e percepire le motivazioni del loro viaggio.. spero che tu mi possa aiutare.. ti ringrazio..ciao
Cara Mariangela,
ribadendo la differenza fra hindi e hindu, mi sembra che il tuo focus sia sul Rajasthan. In italiano c’è ben poco (la guida “Rajasthan” di Kim Naylor pubblicata da Phileas) e poi i libri sulla cultura Rajput (ma più che altro si tratta di libri d’arte sulle miniature Rajput: possono servirti per capire com’era la vita di corte, ma non servono a capire la realtà odierna).
Direi dunque cheper farti delle coordinate generali devi partire da opere italiane di carattere generale (la STORIA DELL’INDIA di Michelgugliemo Torri, editore Laterza, e SANATANA-DHARMA, UN INCONTRO CON L’INDUISMO di Stefano Piano, editore San Paolo) per poi arrivare a un approfondimento sul Rajasthan con testi in inglese:
per esempio, MIGRATION, MODERNITY AND SOCIAL TRANSFORMATION IN SOUTH ASIA (a cura di Filippo Osella, 2007, ISBN#: 0761932097 ) che contiene anche un saggio sul Rajasthan.
Poi, io se fossi in te dareI anche un’occhiata ai seguenti:
– THE IDEA OF RAJASTHAN: EXPLORATIONS IN REGIONAL IDENTITY (di Autori Vari, pubblicato nel 2001 da Manohar a Delhi, ISBN#: 8173043043 , due volumi rilegati in uno)
– IF RAIN DOESN’T COME. AN ANTHROPOLOGICAL STUDY OF DROUGHT AND HUMAN ECOLOGY IN WESTERN RAJASTHAN (di R.J.Fisher, edito da Manohar, Delhi 2007, ISBN#: 8173041849 )
– FERTILITY BEHAVIOUR: POPULATION AND SOCIETY IN A RAJASTHAN VILLAGE (di Tulsi Patel, Oxford University Press,
ISBN#: 0195635396 ).
infine, scusa se insisto, io darei un’occhiata a quel libro sui sikh che ti usggerivo, perché in alcuni saggi ha in bibliografia vari testi sulle immigrazioni degli indiani (non solo sikh).
spero di esserti stato utile, fammi sapere, ciao
Marco
grazie mille mi sei di grande aiuto.. si il libro sui sikh lo comprero’ sicuro. ti ringrazio ancora e spero di poter ancora avere preziosi suggerimenti da te. ciao marco
scusa ma mi sono sbagliato perche la sopra ho scritto qualcosa ma tè dove abiti e io sono sikh che ho fatto il battesimo
io ti do un sito che si chama gurdwara rodigo
ma quando mi mandi un messagio
ciao sikh
ho letto solo ora il tuo commento, abito a lecce, tu?
ciao io abito a casalmoro,tu sai tutto dei sikh io si perche sono un sikh
ciao,TU SAI PROPRIO TUTTO SUI sikh ma io un’pò ,se tu mi vuoi insegnare qualcosa insegnami.
mandami il tuo commento oggi o domoni se no dopodomani ciao.
no non so tutto.. ovviamente.. ma tu sei sikh di quale regione dell’india? hai una mail?
Sat Sri Akal. E benvenuto a tutti i sikh lettori di questo blog! Io amo il sikh dharma e lo conosco piuttosto bene, per averlo studiato da vent’anni e aver frequentato molto il Punjab. Se qualcuno ha bisogno di contatti o informazioni sulla comunità sikh in Italia mi scriva pure.
E tu, lettore sikh che ti firmi “non voglio scrivere il nome”, hai detto che volevi inviarmi un link sul gurdwara di rodigo ma poi non hai messo il link. Inviamelo e restiamo in contatto. grazie e ciao, Marco Restelli/MilleOrienti
scusa milleorienti perchè sopra non ho scritto il nome perche la maestra italiana dice che non dite il vostro nome e il contatto scusa e ciao
ci vediamo domani
scusa come si fa andare sul tuo link
waheguru ji ka khalsa waheguru ji ki fathe
significato ”il khalsa apparitiene a dio a dio appartiene solo la vittoria”
Io abito nella regione punjab e ho una e-mail.
Tu in quale regione abiti?
caro marco,
mi servirebbe conoscere la pratica del fidanzamento hindù e sikh..sono ancora i genitori a decidere il partner dei rispettivi sposi??ho navigato sul web..ma i siti che ho visitato ne parlano in maniera superficiale..ne conosci alcuni che possano saddisfare la mia voglia di conoscenza??ti ringrazio
ciao,tu sai la storia dei shebzade.
io non la so però la leggo su tanti libri o la ascolto da mia mamma però alcune volte non ci capisco dei significati tu forse le sai tutti.
Ciao, complimenti per l’articolo!
mi dai un informazione… ma la festa a Mantova in che posto della città? grazie!
@Lakhvir Singh: Sat Sri Akal! felice di conoscerti. Se tu o altri volete sapere coisa ho scritto su Sikh Dharma basta che clicchiate su questo sito sulla pagina “chi sono” e lì c’è l’elenco dei libri e articoli che ho scritto sul Sikhismo.
@Elena Daheja: la festa di cui parlo a Manotva si è svolta nel MAGGIO 2009, quindi ormai….
ma se ti interessa sapere cosa fanno le comunità sikh in Italia teniamoci in contato, ciao
leonardo
brutta esperienza con i sikh
in un’azienda agricola delle merche lavorano alcuni sikh da circa otto anni.
tutto bene fino al giugno scorso quando (lo abbiamo saputo a dicembre) due di loro hanno violentato mia figlia….
io ero per l’integrazione, è una questione di umanità, ma se poi ci ritroviamo la nostra casa invasa da persone capaci di questo non so se ciò possa essere accettabile.
trattati come fratelli, non credo che abbiano corrisposto a dovere.
io ho visto uno di loro trattare la moglie come un animale, (con tanto di sorriso ironico sul viso) nel totale disprezzo per la persona.
ma chi si credono di essere…cosa vengono a fare qua, come trovano i soldi per le bmw e per pagare le loro case…
visto che moltissimi di loro non lavorano.
forse è in atto una ben orchestrata invasione del nostro territorio?
le mie figlie dovranno portare il burka per non solleticare i loro istinti naturali?
ero un non violento ma se la giustizia italiana non farà il suo corso….fra poco si scatena la guerra.
quando il rifiuto di integrazione parte proprio da coloro che dovrebbero essere integrati, mi sa che toccherà passare ai fatti.
qualche anno fa, nel mio piccolo paese di montagna, ne hanno arrestati 8 dico OTTO per violenza sessuale su due sorelle di 13 e 14 anni….
cosa dobbiamo fare, schiattare alla loro prepotenza animale o reagire?
soprattutto quando queste bestie (per carità, non voglio offendere gli animali) ci riportano indietro di qualche migliaio di anni e ancora oggi adorano gli idoli religiosi che basano il loro approccio spirituale su guerra e militarizzazione religiosa. E’ ASSURDO!!!
e ricordiamoci che uccisero anche indira gandhi
sentite questa: baldev mi diceva che nel punjab lui era benestante, che la sua famiglia aveva terreni fertilissimi e abitava in città; domandai:
“e allora cosa sei venuto a fare qui?”
mi rispose così: perchè mi piace il LUSSO (quindi anche quello di violentare le nostre donne).
E’ questa una cultura da dover accogliere?
Cosa si nasconde dietro questa motivazione?
Italiani, concittadini, IN GUARDIA !!!! ( e vi giuro che finora avevo sempre disprezzato i leghisti)
leonardo
Certo, se sono vere, sono brutte storie, nessuno lo può negare, ma perchè prendersela solo con i Sikh?
Se leggiamo le cronache degli ultimi anni, quanti stupri orrendi, quante violenze sessuali sono state fatte??
Quanti sono gli italiani che stuprano ragazzine? Quante sono le violenze consumate addirittura in famiglia? Le cronache sono piene di questi episodi! E naturalmente ne sono coinvolti anche altri stranieri, (rumeni, albanesi ecc…).
Sinceramente non ho mai sentito fatti di cronaca nera dove siano coinvolti i Sikh, e se ci sono comunque sono episodi sporadici, ma quale popolo non ha le sue “pecore nere”?
Purtroppo, le persone cattive ci sono ovunque e di qualunque razza…
Quindi non mi piace affatto quando si generalizza; è sempre una cosa brutta colpevolizzare un’intera comunità, composta sicuramente di tante persone bravissime e miti.
Se qualcuno ha commesso fatti gravi vanno denunciati alla giustizia, la quale farà il suo dovere. Tutto il resto è fuori luogo.
Giuseppe
Caro Leonardo,
quello che ti è capitato è spaventoso, e non ho parole. Posso solo dirti che ho una figlia di quasi 18 anni e perciò posso immaginare quello che hai provato.
Però mi permetto solo di aggiungere che queste violenze orrende – in questo caso commesse da indiani – molto spesso vengono commesse da italiani. Non lo dico io, lo dicono le statistiche ufficiali.
Perciò credo che non dobbiamo confondere gli immigrati con dei violentatori e fare di ogni erba un fascio. Chi ha commesso un crimine del genere deve finire in galera e pagare duramente. Ma accusare tutti gli immigrati di violenza, questo non mi sembra corretto.
Un abbraccio,
Marco
P.S. il burka è un costume islamico, non sikh. E i sikh di solito – lo dicono le statistiche – sono una comunità di immigrati che delinque pochissimo in Italia.
Ciao a tutti!
Sto cercando il Japji Sahib in italiano (con testo a fronte).. qualcuno sa se si può ordinare via internet o se a Roma c’è qualche libreria dove potrei trovarlo?
Grazie 😉
@Adi Shakti Kaur:
prova a chiedere a Sangeet Kaur (è una mia amica e una brava insegnante di kundalini yoga a Milano) e anni fa me ne regalò una copia (testo gurmukhi e traduzione italiana a fronte). Lei probabilmente sa dove trovare altre copie del Japji Sahib. Come fai a contattarla? Semplice: qui sul mio blog guarda la categoria “blog e siti amici di MilleOrienti” e vai al sito “Kundalini di Sangeet Kaur”: dal suo sito potrai contattarla. Fammi sapere, ciao!
Marco
Grazie mille Marco, ti farò sapere!!
elene daheja la festa a mantova si è svolta forse il 03/05/09,io lo so perche io ci ero andato.sat sri akal.
ho bisogno di un libro o di un sito che tratta della storia delle migrazioni dal rajasthan..help me please!!
Mariangela, ti avevo già dato delle indicazioni bibliografiche sul Rajasthan, ma non conosco libri specifici sulle emigrazioni dei rajasthani, mi spiace. ciao
salve Marco, vedo che gradisci il Tu e questo renderà tutto più semplice..
sono uno studente di hindi dell’università di torino, da qualche anno ho in “cantiere” una tesi sul sikh-panth e sulla sua presenza in italia. il mio relatore è il professor Piano. inutile dire che ho giovato moltissimo del tuo contributo storico sull’argomento.
la prima parte della mia tesi, quella appunto di carattere storico, è pronta; non essendo un antropologo né un giornalista, e avendo attualmente un’occupazione che mi costringe a viaggiare continuamente, ho qualche problema a completare il mio lavoro, a reperire i dati più aggiornati sull’afflusso di emigranti sikh in italia, siano essi Khalsa o no. mi piacerebbe avere accesso a fonti di dati più aggiornati e veritieri di quelli che si trovano in rete.
mi sono recato in questi anni a novellara e a maccarese, purtroppo ricavando solo informazioni “dozzinali”. ma ho potuto approfittare della nota ospitalità sikh. (ho persino dormito nel gurdwar di novellara!)
vorrei davvero mettere la parola fine a questa tesi e spero tu sappia dare qualche dritta a un “linguista socio-culturale” del vecchio ordinamento che non riesce a completare una piccola opera che potrebbe contribuire a far conoscere la bellezza della cultura sikh alla popolazione sempre più eterogenea dell’italia.
in attesa,
sat sri akal
thomas
Sat Sri Akal, caro Thomas
se guardi su questo blog clicca sulla pagina “chi sono”, troverai la mia bibliografia orientalistica che contiene fra l’altro un libro che dovrebbe interessarti molto: I SIKH. STORIA E MIGRAZIONE, edito da Franco Angeli nel 2005. A part eil mio saggio (che è un’analisi antropologica delle varie correnti del sikhismo in India) troverai saggi di sociologi che hanno analizzato il fenomeno dell’immigrazione sikh in Italia in tutte le aree di maggiore presenza sikh nel nostro Paese. Quelli sono i dati più recenti a nostra disposizione, non mi risulta che vi siano più stati studi sull’argomento.
fammi sapere, ciao
marco
salve marco avrei bisogno di contattare mauro ferrari dell’opi di cremona per avere info su materiale ricerche sugli indiani, nn riesco a mandare mail al contatto sul sito dell’opi..avresti un altro indirizzo?
ciao mariangela, cercavo qualcuno qui a lecce con cui fare una chiacchierata sui sikh o meglio che mi dia un paio di delucidazioni.
sto facendo una ricerca “visiva”. fammi sapere qualcosa 🙂
io volevo sapere perchè non si parla dell’inferiorità della donna nella cultura sikh, molto simile a quella mulsumana.
Il fatto che la donna non mangia allo stesso tavolo del uomo, del matrimonio combinato, dell’eredità negata , della obbligo della procreazone del figlio maschio.
Paola, la condizione della donna nel sikhismo non è univoca, per la semplice ragione che il mondo sikh non è affatto omogeneo: ci sono i Khalsa, i Sahajdhari, i Nanakpanthi, e tante altre correnti ancora…in ciascuna di essere la donna sikh ricopre posizioni diverse, a seconda della maggiore o minore adesione alle tradizioni panjabi, del tasso di “modernità” della famiglia, ecc…Per esempio, tu dici che le donne sikh mangiano da sole, mentre io ho visto uomini e donne sikh preparare il pranzo insieme e consumarlo insieme. Vedi, la realtà è sempre più complessa delle generalizzazioni…
fammi sapere cosa ne pensi, ciao
Marco/MilleOrienti
ciao peppe, io sono a lecce per qualche giorno..non so molto sul mondo sikh ma ho scritto una tesi sugli immigrati indiani a lecce e di sikh ne ho intervistati un po’..
@Mariangela: mi piacerebbe molto leggere la tua tesi sugli immigrati indiani a Lecce, quella dei Sikh nel Leccese è una realtà che conosco molto poco. La tesi è online da qualche parte? Dove la trovo?
ciao
Marco/MilleOrienti
se mi dai un contatto mail potrei inviartela..non e’ sui sikh ma si basa su una ricerca quantitativa e qualitativa, composta da 11 storie di vita, sugli immigrati indiani a lecce..purtroppo non ho avuto modo, dato il tempo limitato, di approfondire i vari ambiti della loro cultura..ma sto continuando a ricercare..vorrei ampliarla a tutta la puglia..ma non ho ancora tanto materiale..
ps: potresti mettermi in contatto con il responsabile opi di cremona? mauro ferrari?ho bisogno di alcune info bibliografiche..ti ringrazio
ciao a tt sn Jasver e sn 1 ragazza Indiana di religione sikh e vorrei partecipare anke io!!!! 🙂
ciao Jasver, benvenuta su MilleOrienti! Sat Sri Akal! Raccontaci di te, c’è una comunità sikh o un gurdwara dove vivi? MilleOrienti è a tua disposizione per qualsiasi notizia sul mondo sikh in Italia. A presto!
Marco/M.O.
Ciao Marco, sono Roberto, vivo a Pontinia in provincia di Latina e da qualche tempo mi occupo della comunità sikh presente nell’agro pontino. Attualmente, insieme ad un fotografo e un antropologo stiamo lavorando ad un progetto multiculturale “fotografico”.
Ho acquistato il libro I SIKH. STORIA E MIGRAZIONE ma, ti chiedo se conosci i numeri attuali della presenza sikh in Italia.
ti ringrazio.
ciao
ciao Roberto, piacere di conoscerti, purtroppo però non conosco il numero esatto dei Sikh in Italia, e credo anche che nessuno lo conosca, perché spesso vengono genericamente classificati come “indiani” o al massimo come “panjabi” dalle autorità italiane. Credo però che siano nell’ordine di molte decine di migliaia, visto che sono la maggioranza dei panjabi residenti in Italia, e che i panjabi costituiscono all’incirca il 70% degli indiani residenti in italia.
Forse puoi avere dati più precisi rivolgendoti al Portale degli Immigrati in Italia (che su MilleOrienti ho già segnalato) e che si chiama STRANIERI IN ITALIA. Lo trovi qui nel blog, nella parte destra, nella categoria “LINK INTERESSANTI”. Cliccaci sopra, troverai notizie sui panjabi.
Tienimi informato sul vostro lavoro di ricerca interculturale, mi interessa vederne gli esiti.
ciao
Marco/MilleOrienti
grazie marco,
presentato il progetto al comune e alla provincia, probabilmente riusciremo ad avere fondi; preciso che si tratta di un reportage fotografico congiuntamente ad una ricerca sociale attraverso metodologie qualitative ( storie di vita e ossevazione partecipante) , tieni in considerazione che la comunità sikh è presente nel nostro territorio da almeno 10 anno e credo con una presenza importante; domenica ho partecipato ad una celebrazione dove la partecipazione è stata almeno di 2000 persone.
non mancherò di tenerti aggiornato ma, sopratutto di chiederti altre informazioni.
ancora grazie.
ciao
Roberto, il vostro progetto mi sembra molto interessante.
Quando pubblicherete la ricerca mandatemela, la segnalerò senz’altro.
Toglimi una curiosità: dove si è svolta esattamente la celebrazione di domenica? C’è un gurdwara lì? E la celebrazione era per Guru Arjan (o Arjun, dipende dalla traslitterazione)?
a risentirci,
Marco
si, c’è un gurdwara a Sabaudia; in settimana visiterò un altro “posto” in un borgo vicino (San Vito) dove mi hanno riferito che c’è un gurdwara;
la celebrazione era per Guru Arjan; nel “corteo” a seguito del Granth ho incontrato diversi Indiani hindu parenti di Sikh e, altra considerazione, molti sikh arrivati da poco in Italia provenivano da Londra o comunque da zone dell’Inghilterra; discussione interessante sulla funzionalità del turbante come dispositivo di sicurezza e di igiene.
ciao
P.S il libro ” I Sikh. Storia e immigrazione” è una fonte indispensabile. complimenti.
ciao,
sto frequentando un master in religioni e mediazione culturale, e vorrei preparare un elaborato sui sikh della mia zona (provincia di Latina).
vorrei entrare in contatto con loro, ma ho riscontrato qualche difficoltà; volevo chiedere soprattutto a roberto se era possibile incontrarci, e se poteva farmi conoscere qualcuno perché devo anche fare delle interviste ed una mia collega girare un piccolo documentario.
grazie.
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