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Posts Tagged ‘Anno della Cina in Italia’

E’ la prima mostra al mondo che darà l’opportunità di accostare due dei più grandi imperi della storia: quello romano e quello delle dinastie cinesi Qin e Han, nel periodo che va dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. I due Imperi, al Palazzo Reale di Milano, dal 16 aprile al 5 settembre 2010.

Modello di torre. Terracotta invetriata. Dinastia Han orientale

Con l’esposizione di 450 capolavori italiani e cinesi saranno ricostruite le tappe e imomenti salienti del sorgere e dello sviluppo dei due imperi e verranno messi in luce aspetti della vita quotidiana, della società e della comunicazione sociale, del culto e dell’economia. Saranno messe a confronto, “in parallelo”, le testimonianze dei traguardi raggiunti nei vari settori dell’arte, della scienza e della tecnica.

All’inizio della nostra Era, e nei due secoli successivi, circa metà dell’umanità si venne a trovare sotto il controllo dei due imperi, ai poli opposti dell’Eurasia. Erano imperi di pari dimensioni (controllavano direttamente quattro milioni di chilometri quadrati di territorio) e avevano pari popolazione (circa 50-60 milioni di abitanti), con burocrazie simili, un numero paragonabile di entità amministrative e apparati militari enormi, capaci di assoggetare i vicini.

Statua di balestriere (o arciere) inginocchiato. Terracotta. Dinastia Qin

In mostra, oltre agli ormai famosi guerrieri di terracotta (foto) si potranno ammirare straordinarie statuette di ceramica che raccontano i costumi, la moda, le arti cavalleresche e militari della cultura cinese, affiancati a maestosi gruppi statuari in marmo, affreschi, mosaici, utensili in argento, altari funebri appartenenti alla tradizione artistica dell’impero romano.

.Dopo Milano la mostra si sposterà a Roma, alla Curia del Foro Romano e al Colosseo, per inaugurare il 6 ottobre 2010 l’Anno della Cina in Italia.
Per ulteriori informazioni: Mondomostre

Gruppo statuario in marmo: c.d. Oreste e Elettra. I sec.a.C. – I sec. d.C.

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Quattrocento anni fa, nel 1610, moriva a Pechino uno straordinario intellettuale, il primo uomo ad aprire davvero un ponte culturale fra l’Occidente e la Cina: padre Matteo Ricci, un gesuita di Macerata. La sua figura, paradossalmente, è molto più conosciuta e onorata in Cina che in Italia. Quattro secoli dopo la morte di Ricci, la Regione Marche, terra natale del gesuita, realizza in Cina una magnifica esposizione dedicata a lui e al suo tempo: Matteo Ricci, incontro di civiltà nella Cina dei Ming.

L’esposizione, apertasi il 6 febbraio 2010 a Pechino, documenta il primo significativo incontro tra la civiltà europea e la civiltà cinese attraverso la figura e l’opera del gesuita maceratese, e presenta 200 opere, provenienti dalle maggiori Istituzioni museali italiane e cinesi, tra cui capolavori del Rinascimento italiano (Raffaello,  Tiziano,  Lotto,  Barocci) che saranno per la prima volta esposti in Cina accanto a preziosi documenti dell’arte e della cultura dell’impero dei Ming.

Ma chi fu Matteo Ricci? Nato a Macerata nel 1552, entrò nel 1571 nella Compagnia di Gesù, studiando nel Collegio Romano, dove trovò come maestro il celebre matematico Cristoforo Clavio. Ancora studente di filosofia, nel  1577 venne assegnato alle missioni dell’India. Dopo quattro anni in India (a Goa e Cochin) fu chiamato a Macao  per studiare la lingua cinese e prepararsi a tentare l’impresa della Cina. Nel settembre 1583 entrò nella città di Zhaoqing, dove fondò la prima residenza. In diciotto anni di faticosissima ascesa verso la corte imperiale aprì altre tre residenze, finché non venne chiamato a Pechino con decreto imperiale a presentare doni quale ambasciatore d’Europa. Dal 1601 visse a Pechino protetto dall’imperatore, producendo le sue opere cinesi più importanti. Alla sua morte, avvenuta nel 1610, l’imperatore concesse, per la prima volta nella storia della Cina, un terreno per la sepoltura di uno straniero. E oggi in Cina, è considerato una figura non meno importante di Marco Polo.

L’esposizione su Ricci, organizzata da Mondomostre,  è curata da Filippo Mignini, direttore dell’Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l’Oriente e circolerà in tre tappe:  Pechino, Capital Museum, 6 febbraio – 20 marzo 2010; Shanghai, Shanghai Museum, 2 aprile – 23 maggio 2010; Nanchino, Nanjing Museum, 4 giugno – 25 luglio 2010. C’è da sperare che, dopo il tour cinese, avremo modo di ammirare la mostra anche in Italia, tanto più che fra il 2010 e il 2011  si terranno un gran numero di eventi culturali sotto l’egida dell’Anno della Cina in Italia.

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